ROMA - C'è un luogo nel cuore del Rione Monti, in quella Roma che è rimasta sempre uguale a se stessa, oggi come cento anni fa, che profuma di pane caldo e di biscotti appena sfornati, in cui non ti stupiresti di vedere una signora primi '900 seduta al tavolino, con il cappello trapunto di piume di struzzo, la gonna lunga fino ai piedi e il parasole accomodato accanto alla sedia. C'è un luogo nel cuore di Roma che ha conservato il nome, i sapori e le atmosfere di cento anni fa, anche se adesso ai profumi si mescolano le note del Tango e i suoni ritmici del Tip Tap, protagonista dello spettacolo di domani sera.
Quel luogo si chiama Antico Forno ai Serpenti ed è rinato da un anno, sotto la direzione di una persona speciale, gentile e poliedrica come quel luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
DECÒ E MARMI PREGIATI. Si chiama Domenico De Donno e ha un merito innanzi tutto: aver trasformato e insieme rispettato quel luogo pieno di storia, restaurandolo, riportandolo a nuova vita, ma anche mantenendo la struttura originaria, con le pareti di elegante marmo e il bancone severo e lineare, come fosse una parentesi viva e pulsante di Decò nel cuore della contemporaneità: dai lampadari a palla, al grande specchio con cornice dorata che esalta il soffitto a moduli esagonali; fino ai materiali utilizzati per gli arredi: il marmo giallo di Siena per le sedute, il marmo di Carrara per il bancone principale, il ferro battuto delle scaffalature e delle vetrine, tutti lavorati a mano da artigiani del quartiere.
Artefice dell'attenta e raffinatissima ristrutturazione è stato lo studio di architettura e design Filoarch, prediligendo uno stile retrò che richiama l’atmosfera dei vecchi bistrot francesi.
E come negli antichi bistrot, al Forno ai Serpenti ci si può intrattenere fino a tardi, fino a mezzanotte, assaggiando una sfogliatella o un biscotto alle mandorle, bevendo un tè caldo o un bicchiere di vino, come fosse un ricovero mondano, per una pausa notturna, o il luogo di una parentesi tranquilla durante il giorno.
GLI EVENTI E IL TIP-TAP DEL 12 DICEMBRE. Ma non solo bistrot, perché il Forno ai Serpenti è anche un cabaret improvvisato, con tutto il coinvolgimento avvolgente di quest'improvvisazione e, dopo gli spettacoli di Burlesque e di Tango argentino, che hanno richiamato folle di clienti e di pubblico, domani 12 dicembre dalle 19,30 alle 24,00 sarà la volta di una serata all'insegna del Ti-Tap e dello Swing, una delle tante iniziative lanciate con entusiasmo e creatività dal Signor Domenico.
E l'Antico Forno è sponsor anche dell'iniziativa che il 14 dicembre si svolgerà presso la Domus Ciancaleoni (via dei Ciancaleoni, 45 dalle ore 19,30), la mostra fotografica dedicata ai locali e alle realtà rappresentative del Quartiere Monti.
BISCOTTI, FOCACCE E ALTRE DELIZIE. Entrare nel Forno ai Serpenti è innanzi tutto una vertigine di profumi e di suggestioni visive, oltre che olfattive e gustative, come preannuncia la splendida insegna dipinta di quest'antica bottega, emblema delle diverse generazioni di panificatori che da oltre un secolo si alternano nei locali sfornando “pane, pizza e biscotti”. Perdetevi nel gusto dei Tozzetti al miele, alle mandorle, alle nocciole, delle Ciambelle al vino e dei Brutti ma buoni, deliziosi, alle mandorle e ai pistacchi. Da provare anche i Biscotti alla panna, quelli al Cocco, le Sfoglie e gli squisiti Amaretti. In un trionfo dei 'dolci della nonna' dalle crostate ai Frollini alla marmellata ai Fagottini con marmellata e pinoli, per gli amanti del salato c'è anche il trionfo dei pani speciali, con olive, noci e pistacchi, e delle pizze al taglio per tutti i gusti. Ma anche una selezione scrupolosa di prodotti alimentari ricercatissimi, dalle marmellate di agricoltura biologica alle più svariate salse per tartine e speciali condimenti per paste e risi, oltre ad una vasta scelta di vini e di birre artigianali.
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