Ruby, il processo va avanti. Ghedini: "incidono sul voto"

Rapinder

Utente Esperto
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19 Settembre 2011
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MILANO - I giudici del Tribunale di Milano hanno respinto l'istanza della difesa di Silvio Berlusconi di sospendere fino al voto di febbraio il processo sul caso Ruby per motivi elettorali e anche la richiesta di legittimo impedimento dell'ex premier per oggi. Il dibattimento quindi va avanti.

GHEDINI FURIOSO «Con questa decisione il Tribunale è intervenuto pesantemente nella campagna elettorale». Lo ha detto Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, a proposito del rigetto della richiesta di sospensione del processo Ruby. Il legale ha aggiunto che 'una cosa del genere va a incidere sulla serenità della campagna elettorale«.

NESSUNA SOSPENSIONE La decisione dei giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano è arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio. Riguardo al legittimo impedimento dell'ex premier per oggi il collegio ha ritenuto che la partecipazione di Berlusconi alla riunione convocata per questa mattina a Roma relativa alla composizione delle liste elettorali che dovranno essere depositate entro il 31 gennaio «non implica un legittimo impedimento a partecipare all' udienza» odierna ed è «assimilabile» a una sua «scelta personale». Quanto alla sospensione del processo per ragioni di opportunità fino al termine della competizione elettorale richiesta dalla difesa, tale istanza non è stata accolta dal momento che il tribunale non può operare scelte di opportunità. Il collegio dunque ha deciso di proseguire con il dibattimento in quanto ha valutato che non esistono gli estremi per bloccare il procedimento fino a dopo il 24/25 febbraio. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, in aula si dovrebbe discutere della testimonianza di George Clooney ed Elisabetta Canalis, citati dalla difesa, ed eventualmente delle richieste di prove aggiuntive. Si dovrebbe inoltre stabilire un calendario per definire quando la parola passerà ai pm per la requisitoria. Cosa che potrebbe già accadere se non oggi il prossimo 21 gennaio.

RUBY VIA IN SILENZIO Dopo aver saputo che la sua testimonianza non era più necessaria nel processo a carico di Silvio Berlusconi, Ruby ha lasciato il tribunale di Milano uscendo da un passo carraio a bordo di un taxi e 'dribblandò i cronisti. La ragazza dunque ha preferito non parlare con i giornalisti che l'hanno 'inseguità a lungo per i corridoio del Palazzo di Giustizia milanese. 'Scortatà dai carabinieri del palazzo, la giovane marocchina se ne è andata senza rilasciare dichiarazioni.

"ERO QUI PER ESSERE ASCOLTATA" «Sono qui per essere ascoltata». Sono le poche parole rilasciate ad alcuni cronisti da Ruby, mentre i giudici erano in Camera di Consiglio e prima che la difesa rinunciasse alla testimonianza della giovane marocchina. A chi le ha chiesto se fosse venuta per rispondere alle domande sul caso che vede imputato l'ex premier, Ruby ha risposto: «sono qui per questo». E dopo la rinuncia alla testimonianza, il suo legale, l'avvocato Paola Boccardi, ha spiegato: «non è arrabbiata, ma stupita perchè voleva essere ascoltata».

Leggo.it
 
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Se egli viene eletto , ha di nuovo la legge che non può essere toccato , ma si rendono conto del guaio che stanno facendo ?

Incomprensibile queste cose , non oso immaginare da chi di dobbiamo far monitorare e comandare ! -.-