Serie A - Juve, cinque motivi per cui sarà storia

ViincenT

Utente Colossal
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12 Dicembre 2009
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Il 4-0 con il quale la Juventus ha affossato la Roma di Luis Enrique è soltanto l'ultima perla di una stagione nella quale i tifosi bianconeri hanno assistito ad un autentico crescendo che sembra destinato a portare gli uomini di Antonio Conte sino al tricolore. I punti di vantaggio sul Milan diventano tre, ma in virtù degli scontri diretti sono virtualmente quattro. Il trionfo della Vecchia Signora sembra davvero dietro l'angolo. Ecco i cinque motivi perché potrebbe essere una vittoria destinata a cambiare le sorti del nostro calcio e non solo.
1 - LE RISORSE ECONOMICHE: gli anni degli sperperi ci sono stati eccome e il bilancio ne risente tuttora. Ma dall'arrivo di Beppe Marotta si è voltato pagina, ricreando una squadra dalle fondamenta. I risultati, dopo un anno difficile eppure importante per cambiare look con Gigi Delneri, adesso si vedono. E l'impressione è che d'ora in avanti la Juventus dovrà puntare soprattutto a pochi acquisti mirati, evitando di spendere cifre folli in mezzi giocatori. È giunta l'ora del tanto agognato top-player, un calciatore in grado di far operare il salto di qualità soprattutto all'attacco. I soldi non mancheranno, anche per il ritorno in Champions League che porterà risorse fresche in cassaforte. Senza dimenticarsi del fattore stadio di proprietà, l'unico in Italia. Per ora si sono visti soltanto i benefici di un impianto sempre tutto esaurito (l'incasso del match-day, per intendersi), ma da qui in avanti arriverà anche l'indotto. E, con l'avvento del fair-play finanziario, potrebbe bastare e avanzare per staccare le concorrenti dirette e portare gli introiti della Juventus al pari delle più grandi società europee.
2 - IL SETTORE GIOVANILE: la vittoria dell'ultimo Torneo di Viareggio è soltanto l'ultimo dei successi per un vivaio sempre florido come quello bianconero. Adesso, però, si sta aprendo una nuova fase che potrebbe essere decisiva. La coppia Marotta-Paratici ha infatti a disposizione un budget di circa 8 milioni di euro soltanto per il settore giovanile. Cifre che fanno spavento se paragonate alla concorrenza entro i confini italiani, ma anche somme che potrebbero permettere ai bianconeri - attraverso una rinnovata rete di scouting - di portarsi a livello dei principali club continentali. Le vittorie del futuro si costruiscono andando a pescare i migliori talenti under 18 in giro per il mondo. E la Primavera di quest'anno ne è già un esempio importante. Attenzione, dunque. Qui si fa sul serio.
3 - IL GIOCO: volendo guardare nel breve-medio termine, non si può che tornare alla prestazione espressa domenica sera contro la Roma. Il fiore all'occhiello in una stagione nella quale la Juventus ha espresso un calcio moderno fatto di fisicità esplosiva e di un atteggiamento tattico sempre volto alla costruzione del gioco attraverso il possesso palla sin dalle retrovie. Un'idea tattica "alla Barcellona" con meno tecnica e più atletismo, ma anche un progetto capace di essere plasmato a proprio piacimento da un tecnico che ha sempre tenuto il polso della situazione. Dal 4-4-2 iniziale al 4-3-3 della svolta sino al 3-5-2 che viene sempre utilizzato contro retroguardie a tre. Se non è "calcio totale" poco ci manca. A livello tattico, Conte rappresenta per il calcio italiano una ventata d'aria fresca che mancava da tempo immemore ad altissimo livello. Idealista e "fissato" come Arrigo Sacchi, attento alla preparazione atletica come il maestro Marcello Lippi. Un mix modernissimo che potrebbe fare tantissima strada anche in Europa, a patto che Conte si dimostri in grado di reggere i tre impegni in una settimana meglio di quanto non abbia fatto quest'anno.
4 - CENTROCAMPO DI LIVELLO EUROPEO: il fulcro della rivoluzione di Conte è tutta lì in mediana, l'unico reparto che non cambia mai e rimane intatto che si giochi con il 4-3-3 o il 3-5-2. Andrea Pirlo è stato completamente rigenerato grazie a due nuovi polmoni come Arturo Vidal e Claudio Marchisio, i nuovi scudieri dopo gli storici Gennaro Gattuso e Clarence Seedorf. Il miglior regista italiano ci mette il piede e i tempi di gioco, loro la qualità negli inserimenti e la capacità di rubare palloni. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 17 gol segnati dai tre, soltanto 18 incassati da una difesa che dopo i disastri della scorsa stagione è divenuta la migliore del campionato cambiando soltanto un uomo (l'inserimento di Stephan Lichsteiner). Il merito è tutto della mediana, che fa filtro e attacca come nessun altro centrocampo in Italia. E, forse, come pochi altri altri in Europa riescono a fare.
5 - MOTIVAZIONI ED ETA' MEDIA: la carica dopo anni di vacche magre è stato uno degli ingredienti principali nella ricetta azzeccatissima di Conte. Le motivazioni non mancheranno anche in futuro, soprattutto se si considera che oltre ai rigenerati campioni (Buffon, Barzagli e Pirlo) si è lavorato su un blocco molto giovane. La linfa vitale di questa Juventus ha ancora molto da dare. E, statene certi, dal prossimo anno ne vedremo delle belle anche in Champions League. Gli elementi per cambiare la storia di un calcio in flessione come quello italiano ci sono tutti. La rivoluzione è iniziata.

Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83) / Eurosport
 
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Io sinceramente sto ancora godendo per ieri :emoji_relieved:
 
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La Juve è in forma è lo ha dimostrato,ora è tutto nelle loro mani,basta non sbagliare più di una volta..!