Riassumo nuovamente ciò che è successo.
Il giorno 17 Maggio, degli utenti, di cui non siamo a conoscenza, hanno rubato al nostro founder Mousse i dati d'accesso della sua mail e di conseguenza sono potuti entrare e bloccare l'accesso, cambiando le relative password, ai suoi account Facebook, Paypal, Skype, eccetera. Si sono venuti a creare una serie di danni.
In qualche modo, di cui non sono a conoscenza, la sua sim è stata smagnetizzata, tant'è che non sono riuscito a reperirlo per l'intera giornata.
La sua privacy è stata completamente violata, pubblicando su Facebook foto assolutamente private.
Avendo avuto accesso all'account Soyoustart, cioè la compagnia da cui affittiamo l'host, hanno effettuato un reset del dedicato, facendoci perdere tutti i dati di forum e server.
Tramite Skype, dall'account stesso di Musso, ho ricevuto una minaccia correlata alla richiesta insensata di scegliere tra la chiusura definitiva del server o l'inserimento nel managament di uno di loro.
Tutt'ora Musso non ha accesso alla maggior parte degli account che sono stati rubati.
Tutto ciò, personalmente, mi ha demoralizzato. Non avrei mai pensato che da quello che è un servizio gratuito che offriamo, avremmo rischiato danni così ingenti.
Forse un po' per colpa nostra, non avendo avuto in programma backup dei dati del server, questa faccenda ci costringerebbe a ricominciare da zero.
Sono demoralizzato e spaventato, anche perché alcuni utenti hanno avuto il coraggio di attribuire a noi le colpe di ciò che è successo, con motivazioni come la severità nei ban e qualche altra cazzata.
Comunico quindi la decisione di chiudere Atlantis City Roleplay, dopo tanti anni di attività, nonostante credo saremmo potuti durare ancora per un bel po', se non fosse successo ciò che è successo.
Essendo impegnati, vorremmo almeno avere qualche mese per riflettere, staccare la spina. Se lo riterremo opportuno, se l'utenza lo riterrà opportuno, riapriremo in futuro, ricominciando da zero.
Per quanto riguarda gli autori di questa incresciosa bravata, sono stati intrapresi gli iter di denuncia, presso la polizia postale.