Trentino, sugli orsi chiediamo norme piu' flessibili

ViincenT

Utente Colossal
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12 Dicembre 2009
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TRENTO - ''Abbiamo dimostrato che qui le cose con gli orsi si fanno bene, ora chiediamo di lasciarci lavorare senza i lunghi passaggi ministeriali''. E' la sostanza di quanto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, portera' al ministero dell'Ambiente come richiesta anche da parte della Provincia autonoma di Bolzano, e delle Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ragione e' il fatto, come ha spiegato Pacher stesso, ''e' che gli orsi adesso qui stanno bene, ma se ci sono problemi, le procedure ministeriali sono troppo lunghe''.

L'ambito e' quello del progetto Life Ursus di reintroduzione dei plantigradi, che ha portato la popolazione trentina di 9 orsi autoctoni ai circa 50 attuali, ''la soglia minima vitale - ha spiegato Pacher - che dimostra ampiamente con le cucciolate di essere in piena salute. Il fatto e' che quando un orso si mostra meno ritroso o addirittura aggressivo gli interventi di dissuasione devono avere tempi certi. E' impensabile, ad esempio, inoltre reintrodurre un nuovo orso ogni volta che un animale troppo aggressivo viene portato all'apposito centro trentino al Casteller, perche' e' la natura stessa ormai a far crescere il loro numero. Il progetto funziona e vogliamo prosegua nel rispetto delle attivita' umane, sia lavorative che di residenza. Speriamo in una convocazione ministeriale a breve''.

ansa