Tumori fra militari - Inchiesta sui vaccini

tommy12

Utente Guru
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21 Novembre 2010
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Da anni scienziati e ricercatori stanni indagando sulle cause dei casi di tumore fra soldati che hanno preso parte alle "missioni di pace" nei Balcani, Iraq e Afghanistan, e da anni si è sempre parlato di uranio impoverito fra le principali cause dell'insrgenza di patologie tumorali fra i militari italiani.
La notizia del giorno riguarda una comunicazione del Senato in cui la Commissione d'Inchiesta avrebbe individuato un altro motivo che potrebbe essere fra le cause scatenanti dei tumori nei militari delle nostre forze armate: vaccinazioni eseguite con modalità, tempi e verifiche totalmente errati. In sostanza, la Commissione del Senato sull'uranio impoverito sta indagando sugli eventuali danni ad oggi passati sotto silenzio nonostante i ripetuti allarmi da parte dei medici e degli scienziati, oltre che delle famiglie dei soldati deceduti.
Massimo Montinari, medico e funzionario di polizia, dichiara: "Hanno cercato di metere tutto a tacere per gli enormi interessi economici, ma adesso pare che anche a livello politico finalmente si stia muovendo qualcosa".
Anche il professor Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia, vede un chiaro collegamento fra insorgenza di tumori e cattivo uso di vaccini: "Il nesso esiste ed è chiaro, fra vaccini ravvicinati e abbassamento delle difese immunitarie. In Italia si trovano numerosi siti ad alto rischio di inquinamento per chi ha un sistema immunitario compromesso".
La Commissione d'Inchiesta del Senato si è quindi espressa anche e soprattutto in base a resoconti provenienti da diversi staff medici universitari (Pisa, Genova, Roma) dove è stato condotto uno studio denominato "Progetto Signum" fin dal 2004, commissionato dal ministero della Difesa. Il rislutato dimostra che se un soggetto umano è sottoposto a più di cinque vaccini, si mette a serio rischio il sistema immunitario. La relazione finale del "PRogetto Signum" che è stata consegnata alla Commissione d'Inchiesta nel gennaio 2011, annota che lo stesso soggetto umano sottoposto a diversi vaccini in tempi troppo brevi, viene esposto ad agenti aggressivi fra cui la diossina, l'uranio impoverito, inquinamento ambientale di diverso tipo, e potranno insoergere patologie anche molto gravi.
Sotto accusa, quindi, i medici militari per il mancato rispetto dei protocolli di vaccinazione, nonché lo stesso contenuto dei vaccini, in base al fatto che comprovati studi scientifici dimostrano l'insorgere di patologie legate all'accumulo di metallipesanti come alluminio e mercurio. Sostanze che sono state trovate in alcuni tipi di vaccino e utilizzate come eccipienti e conservanti per migliorarne l'effetto.

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