- 8 Settembre 2010
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Prima l’eliminazione dalla Champions League, poi la lite con Wayne Rooney, adesso le due sconfitte consecutive: Manchester United nella bufera, così Sir Alex Ferguson è costretto a ricorrere a tutta la sua esperienza per zittire le voci di crisi. Dopo la battuta d’arresto contro il Newcastle, fragorosa non meno che meritata, sono tornati tre i punti di distacco dal City.
Un ritardo non certo incolmabile al giro di boa della stagione, ma sintomatico del momento dei red devils, al secondo scivolone di fila dopo quello casalingo contro il Blackburn di fine anno. Sei gol al passivo negli ultimi 180’, soprattutto una squadra che all’improvviso si è scoperta vecchia e stanca. Ma da buon saggio Ferguson sa quando dispensare rimbrotti ed elogi, e nel momento più delicato dell’anno imbraccia la linea morbida. «Niente panico, abbiamo l’esperienza per affrontare questa situazione - le rassicurazioni di Ferguson -. Nessuno vorrebbe mai perdere partite come queste, però sono cose che accadono a tutte le squadre. Ma certo tra marzo e aprile dovremo cambiare il passo». Anche prima, fin da domenica prossima, quando lo United farà visita al City per il terzo turno di Coppa d’Inghilterra. L’ennesimo confronto diretto tra le due attuali protagoniste del calcio inglese. Da una parte il blasone e la tradizione, dall’altra la voglia e l’entusiasmo dei nuovi ricchi, che grazie ai tre punti sul Liverpool sono tornati a comandare la classifica. Contro il Newcastle è tornato titolare Rooney, escluso nell’ultima del 2011 per una cena finita a tarda notte. Ma è soprattutto tutta la squadra che dovrà ritrovarsi attorno a lui: senza più l’Europa che conta anche la coppa nazionale acquista nuovo fascino e uscire per mano dei cugini farebbe doppiamente male.
Fonte : La stampa