- 7 Marzo 2009
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Dopo l'arbitraggio della gara contro i rossoneri il presidente del club siciliano annuncia sul sito ufficiale della squadra di «aver dato mandato di vendere il Palermo. Mi sento ed esco sconfitto da un mondo pseudo – sportivo dove i valori sportivi sono spariti e dove i poteri economici e mediatici di 3 – 4 club si dividono gli scudetti solo tra loro»
TORINO, 11 novembre - Zamparini molla il Palermo. Il presidente dei rosanero, furioso per l'arbitraggio di Milan-Palermo, ha affidato al sito ufficiale del club siciliano un comunicato in cui afferma di aver «dato l'incarico di individuare un 'Advisor' (banca o altro) cui affidare l'incarico della vendita delle quote della società di calcio del Palermo».
IL COMUNICATO COMPLETO - «Ho dato l’incarico di individuare un “Advisor” (banca o altro) cui affidare l’incarico della vendita delle quote della società di calcio del Palermo. La mia decisione è “netta” anche nella sofferenza che provo lasciando una tifoseria bellissima come quella palermitana con la quale sono legato da profondo e reciproco affetto. Certamente la nuova proprietà della società dovrà essere di livello tale da garantire il mantenimento degli obiettivi: di un grande club». Poi la stoccata pesante al mondo del calcio: «Il tutto è dovuto dal fatto che mi sento ed esco sconfitto da un mondo pseudo – sportivo, dove, malgrado la mia lotta ultra venticinquennale, i valori sportivi sono sempre più spariti e dove regnano i poteri economici e mediatici di 3 – 4 club che solo fra loro vogliono con ogni mezzo dividersi gli scudetti. Stanco di lottare anche per la mia non tenera età, spero di lasciare il timone a personaggi più giovani che abbiamo l’entusiasmo e la forza per fare, lottare e cambiare in meglio “dove” io non sono riuscito: riportare il mondo del calcio nell’ambito dello "Sport" e dei suoi valori veri, assicurando gare dove con reciproche garanzie di equità e lealtà sportiva possano sempre vincere ad "armi pari" e "i migliori"».
LASCIO CALCIO E FORSE PURE ITALIA - Lascia il calcio e forse anche l'Italia il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, che ha annunciato di aver messo in vendita la società. Il patron, ai microfoni di Radio Radio, puntualizza che non è una provocazione. «Questa volta ho deciso davvero, basta con il calcio - ha detto -, sto pensando di andare a vivere in Austria, lascio il Paese. Sono stanco - ha proseguito -, lotto solo io anche in Lega. Mi dispiace per i tifosi palermitani, anche loro devono ribellarsi, devono marciare. Non ho più voglia di combattere, è tutto inutile». È il potere di poche società, secondo Zamparini, a mettere a repentaglio la regolarità del campionato «Quando Galliani a Cesena protestò contro Braschi fu un chiaro segnale di potere - ha ribadito -. Un messaggio che arrivò direttamente dal potere. C'è un sistema in atto, chi si adegua vince».
E già arrivano le prime proposte d'acquisto per il club rosanero: «Sto riscontrando alcuni interessi da persone che gravitano nel mondo del calcio - ha detto il presidente del Palermo, Zamparini -. Io me ne vado perchè non è più il mio mondo, perchè è un mondo schifoso dove le istituzioni non prestano attenzione alle cose negative. Io non ho sospetti su Braschi o su Nicchi, ma sui singoli arbitri che sembrano agire autonomamente, senza controllo. Il calcio ha un male incurabile e la colpa è anche della stampa, da sempre al servizio delle squadre che contano in Italia». Il patron ha ricevuto molti messaggi di solidarietà da parte dei tifosi che stanno pensando a una protesta contro la classe arbitrale. Sul sito tifosirosanero.it, propongono ai giocatori, per il derby con il Catania di domenica prossima, di sedersi a terra dopo il fischio d'inizio e non giocare per cinque minuti.
T.S