Ciao, per aprire una web radio in Italia, se si mandano in onda brani coperti da Copyright occorre pagare la SIAE (diritti d'autore) e SCF (diretti connessi, cioè l'autorizzazione a suonare fisicamente un CD, che può essere anche un hard disk o un file digitale, ma giusto per capirci). Le categorie previste sono 3: web radio personali senza scopo di lucro, web radio comunitarie o di associazioni senza scopo di lucro, web radio commerciali. Per la prima categoria, le web radio personali senza scopo di lucro, siamo intorno ai 900 euro l'anno (tra SIAE ed SCF), a cui va poi aggiunto un servizio di streaming (ce ne sono di tutti i prezzi, diciamo 100 euro l'anno per avere un'idea) e un dominio internet, quest'ultimo non è obbligatorio si può anche aprirne uno su wix o altri gratuiti, ma avere un proprio dominio è senz'altro più professionale.
Qui c'è il link alla pagina SIAE dove vengono spiegate meglio le cose a cui ho solo accennato sopra
L'alternativa è mandare in onda solo parlato oppure musica non coperta da Copyright ma rilasciata sotto licenze Creative Commons e Copyleft. A questo proposito, ne approfitto per segnalarvi la mia web radio R23 su
che manda in onda proprio musica non coperta da Copyright. Il progetto è appena partito, se qualcuno ha voglia di aiutarmi è il benvenuto. Io sto a Milano. Se è vero che l'unione fa la forza, magari invece di aprire 100 piccole web radio, possiamo concentrarci tutti su un progetto comune, che ne dite?
Buon venerdì a tutti
Roberto